Denominata
discarica dei "VELENI" anche in virtù di un procedimento di disastro
ambientale e avvelenamento delle acque. Nel procedimento si evidenzia
la costituzione, nei decenni scorsi, della discarica dei veleni:
circa 500mila tonnellate di rifiuti altamente tossici provenienti da
varie località italiane, accumulate nel sito di Bussi, che hanno
contaminato non solo il territorio verde dell’alta Val Pescara, ma anche
le falde acquifere che hanno alimentato da decenni l’acquedotto
Giardino a servizio dei centri vallivi e di quelli costieri, Chieti e
Pescara compresi.
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