mercoledì 23 ottobre 2013

SERR 2013 - War on Dump -

Inizia a Monte San Giovanni Campano la SERR 2013 - War on Dump - Per il giorno 16 Novembre è stata indetta la Giornata Ecologica SERR 2013 War on Dump. La realizzazione dell'evento è coordinata da Robertino Tersali e sarà il preludio al compimento del programma che vedrà impegnati tanti Cittadini Consapevoli. Si è già riunito più volte il Comitato War on Dump e in esso sono presenti Cittadini di Monte San Giovanni Campano, Sora e Cervaro per una settimana dedicata interamente alla RIDUZIONE DEI RIFIUTI.  "Il miglior rifiuto è quello che non c'è!" è il messaggio che verrà lanciato nella giornata ecologica che verrà realizzata sul territorio Monticiano  e il motto ben si addice allo spirito dell'iniziativa Europea.  Vuole essere il messaggio per la Pubblica Amministrazione ad operare in tal senso e momento di sensibilizzazione per gli operatori del settore che hanno lacune organizzative nella raccolta differenziata che si evidenziano ad esempio con la mancanza di compostiere, dell'isola ecologica e del sistema  Reversing Card per la trasformazione dei rifiuti in risorsa. Verrà fatto anche un accenno all'altro problema  relativo alla tracciabilità dei rifiuti  che fin ora non è stato risolto seppur trattato in molteplici sedi. Tutte queste cose associate alla Riduzione dei Rifiuti all'origine con l'utilizzo di semplici accorgimenti daranno inizio a quella Cultura per l'Ambiente necessaria per migliorare la qualità della vita.
Durante la giornata ecologica poi verranno spiegati in modo circostanziato i seguenti concetti di riduzione dei rifiuti e riciclaggio in modo di fare chiarezza  una volta e per tutte sulla via da intraprendere che porterà tra le altre cose sicuro guadagno ai Cittadini e condizioni migliori per un Ambiente più pulito: 
1° Passo. Iniziative per la riduzione dei rifiuti. Sono molte le cose che possiamo fare per ridurre la produzione di rifiuti alla fonte. Innanzitutto bandire la plastica dalle nostre tavole: bottiglie, piatti e bicchieri vanno eliminati e sostituiti con carta o vetro. Per molti beni di consumo esistono già oggi alternative a minore impatto ambientale e i pannolini riutilizzabili per bambini ne sono un esempio. Non possiamo più permetterci il sistema “usa e getta”, dobbiamo cambiare la nostra forma mentis. Andare a fare la spesa attrezzati di contenitori e servirci di sistemi alla spina per l’acquisto del latte, delle bevande, dei detergenti e anche di alcuni prodotti alimentari. Dimenticare la busta di plastica per trasportare la spesa a casa preferendo più valide e sensate alternative.  2° Passo. Riutilizzo, riparazione, e decostruzione. Queste attività saranno possibili se verrà realizzata l'isola ecologica  adibita allo scopo. Se si pensa ad esempio alla quantità di beni durevoli presenti negli edifici, sarà facile immaginare che gran risparmio sarebbe poter riutilizzare, riparare, talvolta decostruire, i mobili, le porte e finestre, i materiali in legno e ceramica, che sono nelle nostre case. Questa tipologia di materiali, che costituisce solo una piccola percentuale del totale dei rifiuti, riveste però un grande valore economico che potrebbe essere accresciuto con la costruzione di imprese locali a significativa resa occupazionale. 3° Passo. Incentivi economici. Ovvero premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini attenti alle loro scelte. Il sistema si chiama Pay by bag e si fonda sul principio che più produci rifiuti più paghi! Con l’introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare i cittadini sulla base della produzione effettiva dei rifiuti non riciclabili, si intende invogliare a migliori scelte di acquisto. Passo 4°. Centro di ricerca e separazione dei residui. Si compone di impianti per la separazione dei residui, perché nessuno di questi può andare in discarica senza essere differenziato, e di un centro di ricerca per i prodotti non riciclabili che operi con la collaborazione delle università. L’idea di fondo è che se un rifiuto non si può riutilizzare, riciclare o compostare, allora l’industria non dovrebbe produrlo!  si propone quindi di studiare e analizzare la frazione residua per migliorare la quota di raccolta dei materiali riutilizzabili, riciclabili e da compostare; consigliare strategie per evitare la produzione di rifiuti per le aziende locali (supermercati); sviluppare e promuovere utilizzi per alcuni materiali; sollecitare a progettare un migliore design industriale per prodotti e imballaggi. Passo 5°. Migliore design industriale. Ci sono tre obiettivi importanti che le industrie dovrebbero perseguire: design sostenibile, produzioni “pulite” o a basso impatto ambientale, responsabilità estesa da parte del produttore. È necessario che l’industria cominci a pensare al design dei propri prodotti, non più solo nell’ottica di venderli sul mercato, ma con la consapevolezza che questi o i componenti di questi debbano in futuro essere facilmente separabili e riutilizzabili. I processi di produzione devono essere ripensati per ridurre ed eliminare le sostanze e i composti tossici, non solo per i problemi che arrecano alla salute dell’essere umano nell’immediato, ma anche per le ricadute sull’ambiente e le generazioni del futuro.
INTANTO SI POTREBBE INIZIARE AD ATTUARE ALMENO I PRIMI 3 PASSI A MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO E I RISULTATI CHE NE DERIVEREBBERO ASSOCIATI AL RICICLAGGIO POTREBBERO ESSERE TANGIBILI NELLE TASCHE DEI CITTADINI.











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