mercoledì 31 luglio 2013

Formia - Un fiume di liquami invade le strade

E' già accaduto a Formia:
Lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi lunedì 18 luglio è indegno di un paese civile, infatti un fiume di liquami, proveniente dal depuratore dell’ex Enaoli, dopo aver invaso lo spazio stradale antistante lo stesso, si riversava lungo via Santa Maria, per giungere infine in via Pietra Erta, dove finiva la sua corsa occupando l’intera sede stradale. Una descrizione troppo breve per descrivere e poi raccontare la rabbia che ci ha assalito nell’assistere impotenti a tale spettacolo. L’unica cosa che ci siamo sentiti in dovere di fare è stato fotografare ciò che avveniva sotto i nostri occhi, proprio per evitare che la cosa passasse sotto silenzio. Qualcuno ci rimprovererà di sicuro per non aver allertato chi di dovere, ma è proprio questo il problema. Non abbiamo ormai più nessuna fiducia di chi dovrebbe vigilare su fatti di tale gravità. Ormai stiamo stanchi, se non stufi, di spendere soldi in raccomandate ed in fax per allertare le autorità competenti, per poi rimanere con un pugno di mosche in mano, tanta è l’omertà che avvolge la gestione di Acqualatina. La società italo-francese che da anni gestisce il servizio idrico in provincia di Latina è fuori da qualsiasi controllo, tant’è che si prende tutte le libertà di questo mondo. Può, e l’ho fatto più volte, con la complicità dei sindaci e della segreteria dell’ATO4, posticipare gli investimenti, senza che a nessuno venga in mente di contestargli questa grave omissioni. In particolare sarebbe utile sapere conoscere quali e quanti sono gli investimenti che hanno interessano il depuratore dell’ex Enaoli, visto il penoso stato in cui lo stesso versa. Era lunedì 17 gennaio del 2011, quando un fenomeno molto simile si manifestò. Allorché, spaventati per la conseguenza dello sversamento, provammo a contattare, tramite l’0771.778308, il presidio della polizia municipale, senza ricevere alcuna risposta. Dopo di che decidemmo di recarci di persona presso “piazzetta delle Erbe”, raggiunto il quale comunicammo all’agente, in servizio in quel momento, l’anomalia riscontrata e subito dopo sollecitammo un pronto intervento. Il giorno dopo, con un comunicato stampa, chiedemmo inoltre che venisse resa ufficiale la relazione stilata dalla pattuglia che sarebbe dovuta intervenire, così come ci aveva garantito il piantone che quel giorno presidiava il presidio. Evidentemente in quell’occasione non venne preso alcun provvedimento se dopo sei mesi siamo ancora a dover scrivere dello stesso problema. Una situazione assurda e paradossale nel terzo millennio, soprattutto quando a pagare rischia di essere la nostra salute. Senza dimenticare poi che se a sversare liquami in strada è un semplice cittadino, lo stesso rischia di dover pagare multe salatissime, mentre pare che se la causa è riconducibile ad Acqualatina tutto si risolva in un nonnulla. Non serve ricordare inoltre che nella zona adiacente al depuratore è situato il centro di raccolta rifiuti che serve l’intera città, e dove lavorano un numero cospicuo di operatori ecologici, tutti al lavoro per tenere pulita Formia. Sarebbe il caso che chi di competenza prestasse più attenzione alla loro sicurezza, perché non crediamo sia salutare per loro respirare i miasmi provenienti dalle acqua maleodoranti che fuoriescono dal depuratore, visto che tra l’altro già sono in un area dove sono presenti diverse criticità. Oppure la salute degli operai non è un bene da salvaguardare? Scambiato così come ci sembra avvenga con la tutela degli interessi di Acqualatina. Chiediamo che il Comune di Formia volti definitivamente pagina e che provveda da subito ad accertare, direttamente, come mai il depuratore dell’ex Enaoli continui a non funzionare, causando lo sversamento in strada di liquami, e mandando poi il salatissimo conto ad Acqualatina.

E venuta poi l’ora che finalmente una volta e per sempre la magistratura provveda all’immediato sequestro degli impianti, perché al di là delle competenze, la tutela della salute pubblica, ma anche a questo punto la sicurezza della circolazione stradale, devono essere sempre e comunque l’interesse principale da salvaguardare, a prescindere dalle complicità di cui gode Acqualatina all’interno delle istituzioni. Intanto noi faremo la nostra parte, chiedendo ai nostri concittadini di riprendere la lotta contro Acqualatina ed i suoi tanti difensori. Nelle prossime settimane forniremo maggiori informazioni in merito.


Articolo a cura del meetup Golfo di Gaeta

sabato 27 luglio 2013

Il MoVimento 5 Stelle di Sora (FR) ribadisce che War on Dump denuncia i problemi di tutti i Cittadini.

Il MoVimento 5 Stelle di Sora , tramite il suo portavoce, fa sapere al Sindaco che l'iniziativa War on Dump è in pieno svolgimento. Precisa che il problema dei rifiuti abbandonati, delle discariche e le altre criticità Ambientali sono problemi di tutti i Cittadini.


giovedì 25 luglio 2013

 CERVARO:  loc. FAIO "Ponte ferrovia"  
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UN CASO EMBLEMATICO.  A CERVARO. LOC.FAIO - PONTE  FERROVIA -  DA TROPPO TEMPO SI ABBANDONANO RIFIUTI DI OGNI GENERE.   SEGNALATO SU WAR ON DUMP    IN DATA  3 LUGLIO 2013 visualizza in mappa   
In data 5 Luglio 2013  a seguito di sopralluogo sono state fatte ulteriori foto, con abbondanti segnalazioni. 

5 Luglio 
5 Luglio













In data 23 Luglio altro sopralluogo, constatando che i rifiuti (sempre gli stessi con altre aggiunte)  erano fuoriusciti dai sacchetti.

23 Luglio

23 Luglio
23 Luglio
In data 24 Luglio 2013 è stato inoltrata presso il Comune di Cervaro  e assunta al prot. la segnalazione scritta prot. 8232, ed informata la Procura di Cassino,  per la  discarica abusiva  ai sensi del  d.l.256/06 art.152. 
25 Luglio 2013




25 Luglio 2013

In data 25 luglio, lo stato dei luoghi è inalterato,  con foto piu' ravvicinate si risale ad alcuni indizi (tra i rifiuti)  di nominativi ed indirizzi commerciali. 
25 Luglio 2013

25 Luglio 2013
Ci teniamo a dire  con un po' di amarezza, che  il gesto deplorevole di  quelle persone o per chiunque si è spinto anche sconsideratamente all'abbandonare i rifiuti,  passa in secondo piano rispetto i danni che ne possono derivare per la salute  pubblica e la compromissione della nostra terra.  Purtroppo un controllo e un'azione celere dell'amministrazione non c'è, quindi noi cittadini  ci stiamo organizzando affinchè le cose vadino un tantino meglio che in passato!.  
25 Luglio 2013
--------------------------------------------   aggiornato ore16.45  ----  25 luglio-------

sabato 20 luglio 2013

Ceprano - Pneumatici sul ciglio della strada

Pneumatici da autocarro abbandonati sul ciglio della strada. Semi coperti dai rovi.
Ancora un cittadino parassita che ha voluto delegare ai suoi compaesani lo smaltimento dei suoi rifiuti speciali.
Voglio ricordare che i pneumatici sono ampiamente riciclabili sia come gomma che come acciaio. Forse un giorno saremo talmente evoluti da capire anche noi italiani che i rifiuti, se ben gestiti, costituiscono una risorsa.
Oltre i rovi si stende un campo coltivabile su cui insistono in bella mostra rifiuti vari.

Fausto Bernardini




venerdì 19 luglio 2013

Boccafolle - Cittadino consapevole vs cittadini parassiti

Con piacevole sorpresa oggi ho trovato questo cartello poggiato ai due ennesimi elettrodomestici abbandonati vicino a un cassonetto. Nel testo che ricalca il nostro invito diffuso su volantino pochi giorni fa, si invitano gli inquinatori a servirsi del numero verde per il ritiro gratuito degli ingombranti e a non abbandonare calcinacci vicino i cassonetti perchè "qui non è una discarica".
Il gesto di questo cittadino consapevole, oltre ad ammonire gli sconsiderati che se ne fregano dell'ambiente e nel contempo sovraccaricano la comunità di spese per le bonifiche che si potrebbero evitare, sopperisce alla carenza di informazione da parte dell'Amministrazione a cui basterebbe davvero poco per diffondere quantomeno la conoscenza dei canali giusti per i cittadini che debbano disfarsi di rifiuti che non rientrano nella normale gestione della raccolta.
Tutti gli elettrodomestici contengono materiali altamente inquinanti e in special modo i televisori e gli schermi in genere se abbandonati nell'ambiente rilasciano metalli pesanti altamente inquinanti che se diffusi in terreni coltivati rientrano nella catena alimentare con gravi danni per la salute.

A giudicare dalla grafia, dal tono fermo e serafico non sembra si tratti di un rampante giovanotto "attivista" da social network. Mi piacerebbe stringere la mano a questo signore e complimentarmi con lui per il suo bel gesto.

Fausto Bernardini



venerdì 12 luglio 2013

Ceprano - Discarica distribuita lungo la linea AV

Ci segnalano da Ceprano, con un'esauriente carrellata fotografica una discarica distribuita lungo una strada bianca che costeggia la linea dell'alta velocità Roma - Napoli. All'altezza del ponte autostradale che sovrasta la ferrovia.
I rifiuti qui presenti non sono ammucchiati ma distribuiti nei canali di scolo e sul ciglio della carrareccia. Oltre ai pneumatici (un classico) ci sono scatoloni di videocassette, sanitari, manufatti in plastica e materassi, di cui uno presente da parecchio tempo visto lo stato di avanzata decomposizione e l'immancabile televisore (fonte di metalli pesanti pronti ad essere rilasciati nel vicino campo coltivato). Confidiamo in una pronta risposta dell'amministrazione comunale che sarà nostra cura di informare quanto prima.






martedì 9 luglio 2013

War on Dump - Gigante buono con i Cittadini

Monte San Giovanni Campano.
War on Dump sin dalla sua nascita è stata percepita come un'iniziativa di repressione allo stato puro eppure non sono mancate proposte fattive come quella di realizzare il Piano di Bonifica per i siti inquinati, per le discariche e per tutte le criticità Ambientali. Non sono mancate le giornate ecologiche dove i volontari dell'iniziativa hanno partecipato direttamente nel recupero degli ingombranti oppure nella pulizia diretta di siti prestati dalla Natura all'uomo in forma di  fonti di acqua potabile; non sono mancate proposte (ripetute) per la realizzazione dell'isola ecologica che non c'è. Nonostante ciò prevale sulle notizie l'attività di denuncia e di minaccia  che War on Dump esprime per tecnicismo ed anche per forzare la mano alle Istituzioni. War on Dump sa essere duro con chi si dimentica dell'Ambiente ed è pagato per farlo ma sa essere un Gigante Buono con i Cittadini che debbono essere informati e ai quali vanno date istruzioni precise per migliorare la qualità della vita.
 E' in essere ed in pieno svolgimento una capillare opera di prevenzione sul territorio di Monte San Giovanni Campano -FR- ed infatti è' in distribuzione a tutte le famiglie Monticiane un volantino che riporta il numero verde 800440797 per la raccolta degli ingombranti tramite la ditta incaricata dal Comune. Si precisa nel volantino che il servizio è Totalmente Gratuito
"Teniamo Monte San Giovanni Campano pulita" è lo slogan di questa iniziativa di prevenzione e di sensibilizzazione. La raccomandazione  rivolta ai Cittadini è la seguente: Non abbandonate rifiuti di nessun genere e partecipate alla raccolta differenziata in modo "giudizioso". Si fa notare ai Cittadini Consapevoli che se verranno raggiunti traguardi virtuosi con la differenziata si riceveranno ingenti premi in denaro dalla Regione Lazio da poter spendere in servizi sul territorio del nostro Comune .
Meetup di Monte San Giovanni Campano a 5 Stelle - m5smsgc@gmail.com

venerdì 5 luglio 2013

I Carabinieri del N.O.E.

I CARABINIERI del N. O. E.

CENNI STORICI COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Nel giugno 1986 in relazione ad una sempre più accentuata sensibilità del Paese alle problematiche ambientali, veniva istituito, con Legge 8 luglio 1986 n. 349, il Ministero dell’Ambiente nel cui ambito veniva costituita una forza di polizia idonea a svolgere “in assetto specialistico” compiti di vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni in materia ambientale. Nacque così il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri che, nel 2001, assunse la denominazione di Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (CCTA) mediante l’incremento della consistenza organica e delle articolazioni sul territorio, costituite da unità operative con competenza regionale o interprovinciale alle quali è oggi riservata la denominazione di Nucleo Operativo Ecologico.
La struttura del CCTA, oltre all’organizzazione per il funzionamento del Comando, si compone di un’articolazione territoriale strutturata su tre macro aree – NORD, CENTRO, SUD – che fanno capo a tre diversi comandi di Gruppo rispettivamente situati a Treviso, Roma e Napoli, dai quali dipendono circa trenta articolazioni minori.
A questa componente che segue un criterio territoriale se ne affianca una specialistica centralizzata, con competenza su tutto il territorio nazionale, costituita dal Reparto Operativo, articolato su:
                    una Sezione Operativa Centrale con compiti esclusivamente investigativi che opera su indagini complesse, relative ad espressioni di criminalità ambientale di particolare spessore e/o con specifico riferimento al contrasto alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nei settori di gestione delle attività connesse al ciclo dei rifiuti in regime ordinario e/o emergenziale, senza trascurare i possibili risvolti internazionali;
                    una Sezione Inquinamento da Sostanze Radioattive, orientata al contrasto di traffici illeciti di materiale radioattivo o di rifiuti radioattivi ed al controllo dell’impiego di radioisotopi e macchine radiogene in campo industriale e sanitario;
                    una Sezione Inquinamento Atmosferico, Industrie a Rischio di Incidente Rilevante che ha principalmente il compito di verificare il rispetto normativo delle leggi che disciplinano:


          l’impiego e lo stoccaggio di materie chimiche generalmente adoperate nel ciclo produttivo di stabilimenti industriali e che, per la loro intrinseca classificazione, sono pericolose in determinate quantità o miscele;
          la tutela degli adempimenti afferenti la sicurezza attiva e passiva (security e safety) dei medesimi stabilimenti anche per salvaguardare la salute e l’ambiente all’interno degli stessi correlandosi, di fatto alla tutela dei luoghi di lavoro.
          Pilastro normativo di riferimento è la cd “Legge Seveso”2 (D. Lgs. 334/99 detto “Seveso Bis” coordinato e modificato a sua volta dal D. Lgs 238/05, in relazione alle direttive comunitarie n. 96/82/CEE e 2003/105/CE). Tale impianto normativo ha la triplice valenza di coinvolgere contemporaneamente l’ambiente, la salute e la sicurezza al fine di prevenire e limitare gli incidenti connessi all’impiego di determinate sostanze pericolose e diminuire l’incidenza del rischio tecnologico.
          Nell’ambito della normativa ambientale di competenza, la Sezione interviene anche organicamente nei settori delle:
          ARMI CHIMICHE con la L. 496/95 (ratifica ed esecuzione della convenzione di Parigi sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso delle armi chimiche e sulla loro distruzione) che regola la produzione, l’utilizzo ed il commercio di alcune sostanze e preparati chimici e stabilisce le regole per l’importazione e l’esportazione.
          GAS TOSSICI con il Regio Decreto 09 gennaio 1927, nr. 147 (approvazione del regolamento speciale per l’impiego dei gas tossici) con il monitoraggio dell’impiego inteso come utilizzo, custodia, conservazione e trasporto dei gas tossici4 il cui uso trova ampia diffusione nei settori più disparati5.
          SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO con il Decreto Legislativo 81/2008, (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) che sovente rappresenta norma di chiusura che fornisce incisività ai controlli.
          INQUINAMENTO ATMOSFERICO con la Legge 549/93 (misure dell’Ozono Stratosferico e dell’Ambiente, in attuazione del Regolamento CE 2093/2000) che regola l’introduzione, la produzione, il commercio e l’impiego di prodotti che contengono sostanze nocive per la stratosfera al fine di limitare l’assottigliamento della fascia stratosferic
                                                                

Vi è, infine, la Sezione Analisi preposta all’attività di analisi con compiti di raccolta delle informazioni, gestione di flussi informativi, monitoraggio e valutazioni previsionali sulla sicurezza dell’ambiente, indispensabili per ottimizzare l’impiego delle risorse, pianificare e coordinare l’attività di controllo, definire le linee strategiche su cui far evolvere l’attività di contrasto all’illegalità ambientale.
Il CCTA, composto da personale specializzato in legislazione ambientale che espleta funzioni di Polizia Giudiziaria e Sicurezza Pubblica nello specifico settore, è alle dipendenze funzionali del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il Decreto del Ministero dell’Interno del 28 aprile 2006 (Decreto Pisanu) concernente il “riassetto dei comparti di specialità delle forze di Polizia”, definisce il CCTA “organismo qualificato per l’attuazione di attività di rilevanza strategica nel settore del controllo della sicurezza ambientale”.
La strategia operativa del Reparto si sviluppa essenzialmente attraverso il contrasto alla illegalità ambientale e la lotta alle organizzazioni criminali che sfruttano il vincolo associativo per commettere reati di natura ambientale, in stretta collaborazione con i reparti dell’Organizzazione Territoriale e Speciale dell’Arma dei Carabinieri. Attesa la natura prettamente operativa per la quale è stato creato, il Reparto non ha attribuzioni di natura tecnica e per la quale si avvale della collaborazione degli organismi pubblici a ciò preposti, in particolare del sistema agenziale ISPRA, del Servizio sanitario nazionale e del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche dell’Arma.

La collocazione istituzionale, l’assetto ordinativo e le peculiari competenze fanno quindi del CCTA uno strumento qualificato ad alta specializzazione attraverso il quale il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare può verificare l’attuazione delle politiche ambientali pianificate, predisporre correttivi e aggiustamenti ed intervenire con azione di Polizia Giudiziaria incisiva e mirata laddove i reati commessi lo richiedano. NEL CASO IN CUI ABBIATE IL "SENTORE" CHE SIA STATO REALIZZATO UN
REATO ALL'AMBIENTE RIVOLGETEVI ALLA LOCALE STAZIONE DEI CARABINIERI E CHIEDETE L'INTERVENTO DEI CARABINIERI DEL NOE